Tratto da ” Col vino ricordo”……..
Prima
sono i percorsi dello sguardo
sul paesaggio che è
un grappolo disteso
ondulato di colline tonde
come acini giganti
quasi che un Dio un pò brillo
o acutamente lucido
l’avesse posato in terra da noi
chè glielo conservassimo
per sempre.
Poi è l’ultimo slancio della luce viva
che si dilata in oro rame bronzo
e per magìa mette zucchero nell’uva
perchè sia dolce la fine dell’estate.
Segue un trionfo di pampini e viticci
sui sentieri perfetti dei filari
che la memoria percorre nei racconti
che rivedono nonni e bisnonni
vendemmiare.
BRUNA MILANI